“C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare.L’uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato. Non si può fuggire da se stessi. Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando.
Per questo l’uomo deve poter viaggiare.”
(A. Tarkowsky)
Anche i ritorni sono viaggi dell’ anima ! il tempo non è solo lineare, un nastro senza fine su cui correre ebbri e senza meta. Come ho scritto in un recente post , siamo sempre in cerca di un ritorno in noi stessi, a ciò che abbiamo lasciato ma non perso per sempre. Un caro saluto. Marisa
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Hai ragione… del resto non è un caso che la letteratura e l’arte in generale abbondino di narrazioni di ritorni, a partire dal più celebre dei nostoi (gr: νόστοi), l’Odissea…l’eterno ritorno verso casa, qualsiasi essa sia… Have a nice day!
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L’ eterno ritorno…questa è la storia dell’ uomo ! Grazie per il commento. Marisa
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