Belo Horizonte, Brasile, non il primo posto dove verrebbe in mente di cercare una band old-school black metal, e invece ecco qui i Despot, granito two-piece fresco di stampa di un nuovo valido Ep, “Pictures of the Void ”, quale seguito al full “Satan in the Death Row”, del 2013.
Le coordinate stilistiche sono grosso modo quelle classiche del genere, e non è certo l’innovazione il valore aggiunto caratteristico della band verde-oro, quanto piuttosto un’inattesa freschezza esecutiva, che permette loro di svecchiare soluzioni compositive, riff e ritmi, recuperandone l’originaria efficacia a suon di immediatezza e semplicità (cfr. “Bastard Hive”).
Perchè cambiare una ricetta che funziona? Paiono chiedersi i due brasiliani. Ed effettivamente se si è ben capaci di realizzarla non c’è proprio alcun motivo di complicarsi la vita. Album perfettamente in linea con questa rubrica, davvero no frills! Ascolto consigliato a tutti i blackster, della prima ora e non.
Viva Despot, viva Brazil!
Un pensiero su “No frills #16: Despot”