Possano queste onde portarmi via,
Possa questa marea sospingermi via.
Queste acque cineree inghiottono i cieli grigi,
In questo abbandono tumultuoso ansimo e annaspo,
Legname umano spezzato e scagliato
Da crescenti correnti di disperazione
E desolazione onnicomprensiva.
Sono in fondo a questo mare di dolore,
Sotto queste onde.
Possano queste onde portarmi via,
Possa questa marea sospingermi via.
La tempesta irrompe, la cupa distesa del cielo riflette il maelstrom
E tutto il dolore pervade un’atmosfera sconfitta dal caos.
Distrutto e contorto, strappato, avanti e indietro,
Prima di essere finalmente trascinato giù
Impotente e frantumato sotto le onde,
Ora il mio sforzo finisce
Affondando sotto il ruggito rabbioso,
Arrendendomi al questo oceano spietato.
E qui, sotto la frenesia delle onde,
Affogando nella grazia solenne,
Sono in pace.
Sono in fondo a questo mare di dolore,
Sotto queste onde.
Possano queste onde portarmi via,
Possa questa marea sospingermi via.
Questa distesa di vuoto color ferro,
Risuona di un silenzio forzato
E permea la mia anima.
Io, l’unica macchia in questo orizzonte perfettamente deserto,
Perduto in vuoti colossali.
(Libera traduzione di “Colossal voids” – Fen)
anche se “libera”, molto efficace.
non la conoscevo, la cerco in originale.
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Ti ringrazio… brano di qualche anno fa, molto particolare, considerati gli standard del genere in questione. Have a nice day.
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