Senza principio, né fine,
Senza passato, senza futuro,
Un alone di luce circonda il mondo dello spirito.
Ci si dimentica a vicenda,
calmi e puri pieni della potenza e del vuoto.
(Lu-Tzu, “Il segreto del Fiore D’Oro“)
Rivelato all’Occidente nel 1929 dall’opera congiunta di Carl G. Jung e Richard Wilhelm, “Il Segreto del fiore d’oro” di Lu-Tzu conserva ancora oggi un duplice interesse. Ai cultori delle filosofie orientali e dell’alchimia, e agli storici delle religioni, si offre come un testo prezioso della tradizione esoterica taoistica, che enuncia con chiarezza i metodi e il senso ultimo della sapienza cinese: i princìpi della «circolazione della luce» e della «difesa del centro», l’arte della respirazione ritmata, i segreti della meditazione immobile. Ma, allo stesso tempo, “Il Segreto del fiore d’oro” ha guidato Jung nella sua personale riscoperta del significato dell’alchimia, che lo ha portato a comprendere i processi dell’inconscio collettivo, e lo ha iniziato a quel «confronto psicologico» con l’Oriente che è una delle costanti più significative e ancor oggi attuali della sua riflessione.
Interessante blog, bello conoscerti! 65Luna
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Ti ringrazio! Molto interessante il tuo lavoro di e con le immagini… mi ricorda Dubois:
“una foto non è solamente un’immagine, è anche, anzitutto, un atto iconico, che non si limita al solo gesto di “scattare”, ma include tanto la ricezione quanto la contemplazione”.
Bello perdersi nelle immagini… come nei pensieri 🙂
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Concordo, tra l’altro immagini e pensieri per me sono strettamente collegati. Buona giornata,65Luna
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