Se un giorno, all’improvviso,
mentre l’anima è assorta,
udissi alla mia porta
lo squillo del tuo riso…
se, volti non invano
gli occhi alla soglia,
a un tratto
vedessi te nell’atto
di tendermi la mano,…
se al cuor che muto ascolta,
nel battito veloce
potesse la tua voce
sonar come una volta,…
se…
(Libera Carelli)