Una certa nostalgia di palme.
Qui è freddo, ma non soltanto.
I tuoi baci al mattino sono pochi,
poi sto seduto otto ore qui in ufficio.
Anche tu sei una reclusa e non possiamo telefonarci.
Alzare il ricevitore e origliare?
Telefono, perché il tuo polso batte solo per altri?
Qualcuno chiede: “Come stai?”,
e senza attendere risposta è già fuori dalla stanza.
Che cosa può muovere l’amore?
Io calcolo i prezzi e vengo calcolato.
Tutti i pezzi di ricambio,
le parti di caldaia, i bruciatori a olio,
tutti passano per la mia testa come numeri, nient’altro.
E anch’io passo attraverso qualcuno, come un numero.
Ma alla sera vengo da te con tutto quello che sono.
Scienziati scrivono che anche l’amore è una relazione produttiva.
E dove sono le palme?
Le palme si mostrano sulla spiaggia
di una cartolina illustrata;
e noi, supini, le contempliamo.
Al mattino ritorniamo in ufficio, ognuno al suo posto.
Con un numero, come il telefono.
(Jürgen Theobaldy)