Dal momento in cui sei venuto al mondo,
una scala è stata posta dinanzi a te
per permetterti di evadere.
Prima eri minerale, poi sei diventato pianta,
dopo sei diventato animale;
Come ignori!
Infine sei stato fatto uomo,
dotato di conoscenza, di senno e di fede.
Considera questo corpo estratto dalla polvere
Quale perfezione ha acquisito!
Quanto eri trascendente, nella condizione
Di uomo!
Sai, senza alcun dubbio tu diventerai un angelo:
allora finirai nella terra e la tua dimora sarà
l’immenso cielo.
Oltrepassa anche la condizione angelica,
entra in quest’oceano, finché la tua goccia d’acqua
diventerà un mare.
(Gialal al-Din Rumi)
Grazie Alekosoul per questa bella estrapolazione. Il contenuto, a mio avviso, può essere condensato in un antico koan: “quando arrivi in cima alla montagna, continua a salire”.
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Concordo… non è infatti un caso che l’espressione filosofica orientale converga nell’identificare la realizzazione del sé con lo svuotamento da ogni preconcetto a priori, e il significato di universalità con il vuoto, vacuità (entra in quest’oceano, finché la tua goccia d’acqua diventerà un mare). Tali considerazioni sono state brillantemente sintetizzate e messe in relazione col pensiero occidentale nel classico “Il Tao della fisica”, di Fritjof Capra. Grazie del gradito commento 🙂
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