Il dolore è un postino grigio, silenzioso,
col viso asciutto, gli occhi d’un azzurro chiaro,
dalle sue spalle fragili pende
la borsa, il vestito è scuro e consumato.
Nel suo petto batte un orologio
da pochi soldi; timidamente sguscia
di strada in strada, si stringe ai muri
delle case, sparisce in un portone.
Poi bussa. E ha una lettera per te.
(Attila Jozsef)
-> il dolore ha il viso asciutto <- E’ INCREDIBILE!
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silenzioso, asciutto, fragile, consumato… la descrizione dell’impotenza e della frustrazione, che spesso compongono il nucleo della sofferenza: non epica tragedia, ma dramma da pochi soldi… e che forse anche per questo fa ancora più male, nella sua timida banalità…
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