(WANING) è un interessante progetto americano, inizialmente dedito, come duo composto da Susan Hunt and Jim Willig, a una sorta di dark ambient sperimentale, successivamente espanso, sia in termini di line-up, sia di sonorità, attingendo anche da territori occult-doom, post-punk e shoegaze-black.
“Still Hours” è il loro nuovo album, che succede al già notevole “The Funeral Mountains”, del 2014.
La band di Sacramento dimostra di avere un non comune gusto compositivo, giustapponendo ritmiche solide e quadrate, di chiara origine doom (“Binary”), a melodie vocali ispirate ed evocative (“Lift Your Veil“), memori di certo dark-wave e shoegaze. Il valore di queste 7 composizioni non sta però nella mera riproposizione di altrui soluzioni, bensì nell’utilizzo di tali noti linguaggi espressivi per veicolare ed esprimere un messaggio personale e molto suggestivo.
C’è dunque un intenso lavoro di ricerca e cesellatura, alla base di “Still Hours”, che, a dispetto della relativa semplicità e immediatezza, risulta un ascolto emozionale ed emozionante, ricco di sfaccettature e sfumature, garantite anche dal piacevole connubio vocale maschile-femminile, non certo una novità, ma sfruttato in modo fresco e mai stucchevole.
Realizzato in modo e maniera squisitamente DIY, e dedicato ai padri di Hunt e Willig, questo nuovo lavoro dei (WANING) trabocca vitalità e mistero in egual misura, risultando una delle uscite indipendenti più fresche e interessanti finora ascoltate, in questo primo scorcio d’anno.
L’ha ribloggato su World4Justice : NOW! Lobby Forum..
"Mi piace""Mi piace"