Un maestro zen vide uno scorpione che stava annegando e decise di aiutarlo e sollevarlo dall’acqua. Quando lo fece lo scorpione, sentendosi minacciato, lo punse. Sentendo il colpo secco della puntura, il maestro mollò la presa e lo scorpione cadde ancora in acqua. Ancora una volta il monaco lo sollevò ed ancora una volta lo scorpione lo punse.
Un discepolo dopo aver osservato la scena, interrogò il maestro sul perché della sua ostinazione. Il maestro rispose così: “la natura dello scorpione è di pungere, ma questo non modificherà la mia che è quella di prestargli soccorso e di aiutare.”
Detto questo, il maestro ragionò sul da farsi e con l’aiuto di una foglia riuscì a salvare lo scorpione senza essere nuovamente punto e continuò rivolto al suo discepolo: “non cambiare la tua natura in risposta al male che ti viene inferto, sii solo accorto. Spesso chi aiuti non ti sarà grato, ma non per questo devi rinunciare all’amore e alla compassione che sono in te. Alcuni inseguono la felicità, altri la raggiungono donandola. Occupati solo della tua coscienza e non di ciò che la gente dice di te, perché solo la tua coscienza è ciò che tu realmente sei, la reputazione è ciò che gli altri credono tu sia.”
Molto interessante…
E altamente condivisibile
"Mi piace"Piace a 1 persona
Blog interessante. Complimenti.
Quanto al monaco e allo scorpione … ciascuno opera secondo la propria natura. Il monaco aiutando, con intelligenza, la propria natura a non demordere.
banzai43
"Mi piace"Piace a 2 people
Molto interessante e ottimo insegnamento. Mi rispecchio molto nella figura del monaco 😊 io per come sono fatta una cosa se la voglio fare la faccio e anche se ha delle conseguenze non del tutto positive, finché non spariscono le conseguenze “negative”, non mollo.
"Mi piace"Piace a 1 persona