Seduto su una sedia arrabbiata
Muri arrabbiati che rubano l’aria
Lo stomaco fa male e non mi importa
Cosa vedo dall’altra parte della strada
Vedo me stesso modellato nell’argilla
Mi fissa, sì sono impaurito
Cambiando la forma della sua faccia
Candele rosse ne ho un paio
Ombre che ballano ovunque
Bruciando sulla sedia arrabbiata
Il ragazzino ha commesso un errore
La nuvola rosa ora è diventata grigia
Tutto ciò che voglio è giocare
Inginocchiati, è ora di pregare ragazzo
Non mi importa, sì
Non mi importa
Ho perso la testa, sì
Ma non mi importa
Non riesco a trovarla da nessuna parte
Non mi importa
Prigione aziendale, restiamo
Sono un ragazzo ottuso, lavoro tutto il giorno
Quindi sono ancora fuori di testa
La solitudine non è una fase
Il campo del dolore è dove vado a pascolare
La serenità è lontana
Ho visto il mio riflesso e ho pianto
Così poca speranza che morissi
Nutrimi con le tue bugie, apri la bocca
Il peso del mio cuore, non le dimensioni
La nuvola rosa ora è diventata grigia
Tutto ciò che voglio è giocare
Inginocchiati è ora della preghiera…
(Music & lyrics Alice in Chains)
è bellissima questa sedia arrabbiata, e l’argilla fuori, e tutto il resto… in un certo senso è quello che sento, qui espresso puntigliosamente!
P.S. senti AleK, è uscito fuori un libro che è scritto (anche) da me : curato da me e dalla sorella del ragazzo che è morto, e che vedrà la raccolta dei suoi pezzi postumi… Lì dentro c’ho scritto anch’io, come voci fuori campo… se per caso volessi sbirciarlo, e parlarne nel tUo BLOG, ne sarei onorata 😉
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